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Il Meridiano di un’autrice da Nobel

Il recente “Meridiano” dedicato a Toni Morrison raccoglie i maggiori romanzi pubblicati in Italia in versioni italiane aggiornate dalle traduttrici delle precedenti edizioni. Gli apparati critici ricostruiscono cinquant’anni di attività letteraria dell’autrice che l’assegnazione del Nobel ha contribuito a classicizzare.

Il senso dell’esclusione

Da L’occhio più blu a Il dono, le disturbanti incursioni oniriche che spezzano il racconto dell’autrice conducono a una dolorosa anamnesi dei momenti più critici della presenza africana in America. Per ricostruire il senso dell’esclusione, Morrison privilegia l’urto della violenza razziale e del trauma a partire dai fatti di cronaca frettolosamente riportati dai giornali che accendono la sua immaginazione. Si tratta di storie di disadattamento che trovano accenti gotici e magico-realistici nella versione romanzata della scrittrice, diventando ai suoi occhi causa di distorsione di ogni autentica pulsione affettiva. Si pensi al disperato tentativo di possesso carnale che arma la mano di un vecchio amante nella rutilante euforia di una danza (Jazz), o alla madre che sgozza la figlia nel disperato tentativo di sottrarla alla schiavitù (Beloved). Ognuno di questi racconti di amore estremo pone la “razza” subalterna al centro di un “oscuro evento reale” di cui l’autrice sfrutta appieno il potenziale tragico.

Marginalità modernista

Morrison non racconta l’America dalle profonde radici idealiste e neppure quella estrosa e vitale del rinascimento di Harlem che individuò nel vernacolo la risorsa linguistica primaria per consolidare un patrimonio di ritmi jazz e di voci autenticamente neri di cui tutta l’America può ben andare fiera. I suoi personaggi non si affrancano mai dalla dolente cognizione della loro marginalità, vivendo ogni amore come sopraffazione, e modulandolo attraverso le lenti destrutturanti del modernismo di Faulkner e di Woolf, a cui la scrittrice dedicò la sua tesi di laurea.

Dall’indignazione alla censura

La scrittrice indugia sugli aspetti più torvi e disperanti di questa memoria etnica, disvelandone le perverse ossessioni fino a suscitare una profonda indignazione nel lettore, che socialmente si è trasformata anche in censura, come è accaduto per L’occhio più blu, il romanzo escluso proprio da quei programmi scolastici a cui Morrison ha dedicato molte delle sue energie in qualità di editor di Random House.

Daniela Daniele