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LA SCUOLA DAL TETTO DI PAGLIA

Cao Wenxuan ha scritto moltissimi romanzi e racconti per ragazzi, è tradotto in tutto il mondo e i suoi libri in Cina sono dei classici.

Wenxuan ha vinto tutti i più importanti premi letterari nel suo paese e nel 2016, unico autore cinese nella storia, ha vinto l’Hans Christian Andersen Award, il più importante riconoscimento internazionale per la letteratura per l’infanzia. (…) In La scuola dal tetto di paglia ritroviamo i grandi temi cari a Wenxuan: l’amore, l’amicizia, il senso della vita e della morte, l’attenzione verso i più deboli, l’ambientazione nella Cina rurale degli anni sessanta.

Wenxuan  (…) è un maestro nel dipingere quadri sulla quotidianità dei più piccoli, è capace come pochi a costruire narrazioni ambientate in un preciso momento storico, ma che sono anche sospese nel tempo. Questa volta il personaggio principale della vicenda è Sang Sang, un ragazzo vivace, pieno di entusiasmo (…).

 

Alla storia di Sang Sang si intrecciano quelle di altri personaggi. Prima di tutto i suoi familiari, la madre, la sorella e il padre con cui, come ogni ragazzo in fase di formazione, ha un rapporto tormentato. Poi ci sono i compagni di classe. Grupelata, che deve trovare un modo per fare i conti con una calvizie precoce; Zhi Yue, un’orfana che arriva nella scuola da un altro villaggio per sfuggire al bullismo (…); Du Xiaokang il ragazzo che tutti invidiano per le possibilità economiche e che ad un certo punto cade in disgrazia; Xi Ma, il ragazzo adottato dagli zii e che alla scuola preferisce il lavoro da pastore. Ci sono poi i maestri Jiang Yilun il sognatore e Wen Youju, l’insegnante erborista e nonna Quin che vive nel campo di artemisia prossimo alla scuola, in conflitto con il governo e con il padre di Sang Sang (…).

 

Della sua idea di letteratura Wenxuan ha parlato nel discorso di accettazione del Premio Hans Christian Andersen e lo ha fatto utilizzando un’allegoria: la letteratura è un modo per costruire case, servendosi non di mattoni, ma di parole (…). Le case sono simboli atavici, non è un caso se sono le prime forme ad essere disegnate dai bambini, e sono per Wenxuan immagini di libertà. Costruire case, così come scrivere, è un atto di libertà creativa: la posizione, lo stile, tutto ciò che è rilevante per l’abitazione sarà deciso da chi la progetta e lo stesso avviene con la produzione di un testo letterario (…). I bambini in crescita hanno bisogno dei loro rifugi. Necessitano di mura per proteggerli da venti violenti e tempeste furiose, hanno bisogno di case di mattoni e case di parole, costruite con cura ed amore. Per fortuna nostra e dei bambini, Wenxuan ha tutta l’intenzione di continuare a costruire solide case dal tetto di paglia.

Elena Giacomin

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NARRATIVA

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