LE TARTARUGHE TORNANO SEMPRE
Salvatore vive con i genitori sull’isola, il papà pescatore e la mamma che cuce centrini per i turisti. Giulia vive a Milano, con il padre architetto di successo emigrato nel continente e la madre casalinga. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l’estate per ritrovarsi, e in inverno tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell’estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell’acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L’isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. L’isola aspra e bellissima, mai nominata ma riconoscibile, è Lampedusa. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell’estate, amore sincero e corse in spiaggia. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla distanza e alla vicinanza.