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Nuova legge in Svezia: senza consenso esplicito, non è sesso ma stupro

LE REAZIONI
Gli attivisti gioiscono, ma le critiche alla nuova legge non mancano. Sono in molti a credere che l’introduzione della nuova norma non aiuterà a far emergere il ‘sommerso’, ovvero a far aumentare il numero delle denunce. Mentre alcuni tribunali sostengono che non sarà facile valutare se nei casi di presunte violenze sessuali ci sia stato o meno l’elemento del consenso.

Secondo la Convenzione di Istanbul, questo “deve essere dato volontariamente, come risultato dell’espressione della libera volontà della persona nel contesto circostante”, ma gli approcci tra due persone non sono sempre chiari e riuscire a dare un’interpretazione è complicato.

Nonostante i problemi sottolineati, Amnesty e le altre associazioni sono convinte che questa legge sarà il punto di partenza di una futura rivoluzione culturale. Un po’ come avvenne in passato con l’approvazione, nel 1979, della legge contro le punizioni corporali sui bambini.

Secondo Anna Blus il nuovo scoglio da superare ora è quello mentale: “La maggior parte delle persone associano lo stupro a un aggressore che esce da un cespuglio e attacca violentemente la sua vittima. In realtà, la maggior parte delle violenze sessuali avviene all’interno delle relazioni, oppure durante degli appuntamenti o incontri inizialmente consenzienti”.

Ecco l’articolo che ne parla su La Repubblica.it