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Bellismo

Intelligenza multipla con noi in classe

Il tema dell’essere “intelligente”, capace, prestante,  performante… oggi più che mai mette a dura prova i nostri ragazzi e ragazze, che spesso non si sentono all’altezza, non si sentono sufficientemente capaci, perché talvolta etichettati e giudicati per le loro inefficienze.

Dovrebbero invece essere riconosciuti e valorizzati per le capacità che, ognuno di loro ha, gli appartengono e cercano  inesorabilmente di essere viste, guidate e orientate.

La loro unicità viene persa di vista a fronte di modelli proposti o di rigidi schemi da osservare e seguire, generando in loro spesso frustrazione, rabbia, apatia e diminuzione della motivazione, soprattutto in ambito scolastico, per coloro la cui intelligenza non è meramente legata alla didattica.

Queste capacità dei giovani e delle giovani, spesso sono messe in ombra da un sistema sociale, un modello didattico o adulti di riferimento, che invece di educare,  dal verbo latino educĕre (cioè «trarre fuori, “tirar fuori” o “tirar fuori ciò che sta dentro”), derivante dall’unione di ē- (“da, fuori da”) e dūcĕre (“condurre”), tendono a non volere vedere e comprendere le complessità meravigliose che hanno di fronte, ma a ridurre le caratteristiche di ciascuno in capacità prestazionali standardizzabili che, aimè, non tengono conto di quanto oggi la scienza e la psicologia avvalorino rispetto l’esistenza di “un’intelligenza multipla”.

Nei percorsi in classe realizzati da FARE X BENE, uno dei nostri compiti come psicologhe è di lavorare con le classi favorendo l’utilizzo di metodologie attive, che consentano di dare spazio alle “diverse intelligenze” e alle loro modalità di espressione.

Con le colleghe e i colleghi del comitato scientifico di FARE X BENE, psicologhe, avvocati, educatori e esperti social,  riflettiamo su come i ragazzi e le ragazze sappiano stupirci, regalandoci spunti di riflessione e confronto senza fine che attraverso le parole, gesti relazionali, dinamiche di gruppo, ed anche espressioni grafiche, esteriorizzino le loro innumerevoli capacità e siano espressione dell’intelligenza multipla.

Ognuno approccia i temi e gli stimoli che portiamo loro, in un modo unico e irripetibile, espressione della sua persona, della sua storia di vita personale e relazionale, arricchendo di contenuti ed emozioni lo spazio che ci avvolge e ci circonda, sino a raggiungerci nelle nostre parti più profonde e questo ci fa capire quanto siano capaci, efficaci e speciali.

Ed ecco accadere che anche gli alunni e le alunne che hanno più difficoltà a stare fermi, si fermino e ascoltino con attenzione e partecipazione; che quelli ritenuti “ignoranti” apprendano ed elaborino e quelli che si sentono diversi e che si bloccano nella loro produttività, si sentano accolti e producano: insomma ogni ragazzo e ragazza ha la possibilità di cercare e trovare un suo stato di accettazione, riconoscimento e benessere che da espressione alla sua intelligenza.

Howard Gardner, psicologo e docente statunitense, ha identificato almeno sette tipologie differenziate di “intelligenza”, ognuna deputata a differenti settori dell’attività umana: l’intelligenza logico-matematica, linguistica, spaziale, musicale, cinestetica o procedurale, interpersonale e intrapersonale, aggiungendo, poi, negli anni 90 l’intelligenza naturalistica e filosofico-esistenziale.

Successivamente Gardner, nel volume “Cinque chiavi per il futuro” del 2007, identifica una sintesi delle abilità necessarie nell’età contemporanea stabilendo una nuova classificazione di intelligenze, che possiamo però considerare alternativa alla precedente:

  • intelligenza disciplinare
  • intelligenza sintetica
  • intelligenza creativa
  • intelligenza rispettosa
  • intelligenza etica

Ma per capire meglio quanto sopra e riflettere più a fondo, vi invito ad ascoltarlo in questo video

Evelina Molinari
Psicologa

Comitato Scientifico FARE X BENE