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La tecnologia esaminerà ed incrocierà i dati dei reati sospetti di bullismo dal 2013 in poi agiti nelle scuole di un comune capoluogo della Prefetture di Shiga, Otsu, vicino a Kyoto e che si affaccia sul più grande lago del Giappone, il lago Biwa.
La sperimentazione inizierà nel mese di aprile, per la prima volta nel Paese, a utilizzare l’intelligenza artificiale per aiutare gli insegnanti a rilevare i segnali di bullismo scolastico.
Otsu ha unito le forze con un’azienda privata, Hitachi Systems Ltd con sede a Tokyo, per collaborare al progetto pionieristico. I funzionari scolastici ritengono che la tecnologia aiuterà gli insegnanti a prevedere la gravità dei casi sospetti di bullismo scolastico..
L’intelligenza artificiale sarà utilizzata per analizzare 9.000 casi di bullismo sospetti segnalati dalle scuole elementari e medie della città nel corso degli ultimi sei anni sino al 2018.
Verranno presi in considerazioni dati come l’età, il genere delle vittime e degli autori “sospettati” di bullsimo, nonché il momento e il luogo in cui si è verificato l’atto.
Il sindaco di Otsu, Naomi Koshi, ha affermato in precedenza che si aspetta che le scuole locali “agiscano fermamente contro il bullismo senza dipendere esclusivamente dall’esperienza degli insegnanti, grazie al contributo che l’intelligenza artificiale darà nell’analizzare i dati passati“. L’analisi, che dovrebbe essere completata entro ottobre, renderà note le caratteristiche del bullismo per aiutare gli insegnanti a identificare i casi nelle loro classi.
La scelta di agire adottando le nuove tecnologie nasce purtroppo da un caso che ha coinvolto un ragazzo di 13 anni che si è suicidato nel 2011 saltando dall’edificio in cui viveva e nel 2013 un gruppo di esperti ha determinato che era stato causato da atti di bullismo. Da allora, il consiglio scolastico della città ha richiesto a ciascuna scuola di segnalare casi di bullismo entro 24 ore.