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#BastaBufale: come riconoscere ed evitare le fake news

Alcune delle domande più interessanti che abbiamo ricevuto in questi ultimi anni da parte ragazzi e dalle ragazze incontrati durante i percorsi di sensibilizzazione e prevenzione, realizzati da FARE X BENE nelle scuole,  avevano come argomento il tema delle fake news.

Cosa è una fake news? La traduzione italiana sarebbe “ notizia falsa”, ma nel linguaggio più comune viene definita come “bufala”. Ormai ne sentiamo parlare praticamente ogni giorno e sempre più spesso le ritroviamo condivise dai nostri contatti Facebook o con messaggi a catena su Whatsapp e social vari.

Ma come ci possiamo difendere? Ai ragazzi e le ragazze, curiosissimi sul tema, suggeriamo spesso dei consigli semplici e immediati per imparare a condividere le notizie consapevolmente e mettere in atto poi quello che in gergo si chiama fact checking, ovvero il lavoro di verifica che ogni buon giornalista deve fare per accertarsi che gli avvenimenti citati o i dati usati in un determinato articolo siano veri. Azioni come controllare immediatamente su un motore di ricerca, come Google o su altre fonti online, se una notizia che ho letto sul web è stata ripresa e se sia veritiera, in quanto spesso già smentita o presente nei siti anti-bufale; controllare le testate giornalistiche che hanno pubblicato la notizia e che spesso hanno nomi molto somiglianti ma sono creati ad hoc per ingannare la gente che legge distrattamente; leggere e osservare con attenzione anche le immagini legate alle notizie e alle descrizioni perché spesso possono essere legate a fatti diversi; controllare le date delle notizie perché spesso sono datate e ormai obsolete.

Purtroppo ogni volta che condividiamo una notizia sulla nostra bacheca di Facebook o su Twitter, contribuiamo da una parte alla diffusione di un’informazione sbagliata e dall’altra ad aumentare i guadagni di chi questa disinformazione la cavalca e la diffonde.

In tutto questo i giovani e le giovani sono tra le vittime più facili da “abbindolare” e la pubblicazione e diffusione di notizie false è diventata in questi anni un fenomeno dilagante, capace di danneggiare gravemente privati e aziende, influenzare l’opinione pubblica su temi importanti come la salute e la sicurezza, condizionare la politica, distruggere la reputazione di figure pubbliche e non solo.

Un tema del genere, di così cruciale attualità, che riguarda tutti i cittadini e che tocca un principio cardine delle nostre società democratiche, cioè il diritto a una corretta informazione, non poteva restare senza indicazioni da parte del Ministero dell’Istruzione.

Quest’ultimo ha lanciato con la Camera dei Deputati una importante iniziativa dal titolo “Basta Bufale”, un progetto finalizzato a sviluppare nelle studentesse e negli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, competenze su come riconoscere le notizie false, individuarne le fonti, indagare sulla veridicità della stessa, grazie a percorsi realizzati dai docenti.

Per questo il ministero ha realizzato del materiale didattico e un decalogo scaricabili anche dal sito di Generazioni Connesse.