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In occasione della cinquantacinquesima edizione della Bologna Children’s Book Fair che ha visto la Cina come paese ospite, L’indice in collaborazione con L’Accademia Drosselmeier e Alir, l’associazione delle librerie indipendenti per ragazzi, presentano alcuni libri che mostrano il ricco dialogo tra Cina e Italia nella letteratura per ragazzi e bambini.

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LA FOGLIA

Daishu Ma è nata in Cina e oggi vive a Barcellona.
La grande passione per la natura, per l’ambiente (...) l’ha portata a realizzare "La foglia" un volume che narra, con il solo ausilio delle immagini, una storia di urbanizzazione, di rapporto con la macchina, di assenza di colori. Ne esce una città arida nella quale l’umano fatica a trovare una forma di espressione. Frammento dopo frammento, come in una ricostruzione dei pezzi emersi da uno scavo archeologico, Daishu Ma ci porta a riconoscere un elemento di vita, la foglia, che tra le mani di un ragazzo brilla di particolare luce indicando, forse, una nuova strada.
Le illustrazioni ci invitano ad uno sguardo sempre più attento e ci ricordano che il guardare non è solo un atto percettivo, ma si intreccia con il vissuto e l’intreccio ci invita a guardare e riguardare, con uno sguardo sempre più attento, consapevole, partecipe.
Un libro senza parole complesso e semplice al tempo stesso, costruito su una articolata architettura che garantisce un iter narrativo che si snoda attraverso una sequenzialità definita. Non un catalogo di immagini ma un lavoro di cesello, frutto di una sapiente regia in grado di calibrare il ritmo della visione, il tempo lento del rilascio di ciò che è stato guardato e poi la successiva narrazione.
Un libro che, attraverso l’assenza della parola scritta, vuole incoraggiare la voce del lettore, invitandolo a trovare le parole giuste.

Silvana Sola

ETÀ CONSIGLIATA: da 3 anni

TI CHIAMERÒ PAPÀ

In questo splendido albo l’artista cinese Daishu Ma mette in pagina la curiosità, la condivisione, il rapporto tra le scoperte dell’infanzia, meravigliosamente virginali, e la difficoltà a stupirsi dell’adulto. Il libro narra di una relazione che cresce, che si modifica sull’onda di sentimenti nuovi, inizialmente difficili da esprimere. Una relazione che ha bisogno di affetto, di presenza, di scambio. La relazione tra un uomo e un bambino che, alla fine della storia, trovano un altro modo per chiamarsi e per viversi.

Tutte le cose hanno un nome... Solo tu non ce l’hai.
Certe volte ti chiamo “Ehi!” e tu mi chiami “bambino”.
Ma vorrei tanto trovarti il nome giusto...
E vorrei ringraziarti per avermi accompagnato dappertutto
e per avermi raccontato tante cose.
Vorrei trovare il nome più bello di tutti!
Ancora più bello di “oceano” e di “luna”.
Persino più bello di “dio” e di “cielo”.
Ho trovato! Ti chiamerò... papà.

Silvana Sola

ETÀ CONSIGLIATA: da 3 anni

LA SCUOLA DAL TETTO DI PAGLIA

Cao Wenxuan ha scritto moltissimi romanzi e racconti per ragazzi, è tradotto in tutto il mondo e i suoi libri in Cina sono dei classici. Ha vinto tutti i più importanti premi letterari nel suo paese e nel 2016, unico autore cinese nella storia, ha vinto l’Hans Christian Andersen Award, il più importante riconoscimento internazionale per la letteratura per l’infanzia.

In "La scuola dal tetto di paglia" ritroviamo i grandi temi cari a Wenxuan: l’amore, l’amicizia, il senso della vita e della morte, l’attenzione verso i più deboli, l’ambientazione nella Cina rurale degli anni sessanta. Wenxuan è un maestro nel dipingere quadri sulla quotidianità dei più piccoli, è capace come pochi a costruire narrazioni ambientate in un preciso momento storico, ma che sono anche sospese nel tempo.

Questa volta il personaggio principale della vicenda è Sang Sang, un ragazzo vivace, pieno di entusiasmo. Alla storia di Sang Sang si intrecciano quelle di altri personaggi. Prima di tutto i suoi familiari, la madre, la sorella e il padre con cui, come ogni ragazzo in fase di formazione, ha un rapporto tormentato.
Poi ci sono i compagni di classe. Grupelata, che deve trovare un modo per fare i conti con una calvizie precoce; Zhi Yue, un’orfana che arriva nella scuola da un altro villaggio per sfuggire al bullismo; Du Xiaokang il ragazzo che tutti invidiano per le possibilità economiche e che ad un certo punto cade in disgrazia; Xi Ma, il ragazzo adottato dagli zii e che alla scuola preferisce il lavoro da pastore.

Ci sono poi i maestri Jiang Yilun il sognatore e Wen Youju, l’insegnante erborista e nonna Quin che vive nel campo di artemisia prossimo alla scuola, in conflitto con il governo e con il padre di Sang Sang.

Della sua idea di letteratura Wenxuan ha parlato nel discorso di accettazione del Premio Hans Christian Andersen e lo ha fatto utilizzando un’allegoria: la letteratura è un modo per costruire case, servendosi non di mattoni, ma di parole.
Le case sono simboli atavici, non è un caso se sono le prime forme ad essere disegnate dai bambini, e sono per Wenxuan immagini di libertà. Costruire case, così come scrivere, è un atto di libertà creativa: la posizione, lo stile, tutto ciò che è rilevante per l’abitazione sarà deciso da chi la progetta e lo stesso avviene con la produzione di un testo letterario.

I bambini in crescita hanno bisogno dei loro rifugi, necessitano di mura per proteggerli da venti violenti e tempeste furiose, hanno bisogno di case di mattoni e case di parole, costruite con cura ed amore.
Per fortuna nostra e dei bambini, Wenxuan ha tutta l’intenzione di continuare a costruire solide case dal tetto di paglia.

Elena Giacomin

ETÀ CONSIGLIATA: 10-13 anni

L’ERBA MAGICA DI TU YOUYOU

Nel 2015 viene assegnato il Nobel per la medicina a Tu Youyou, dottoressa cinese a cui venne assegnato il progetto 523 che aveva l’obiettivo di studiare le erbe medicinali al fine di trovarne una le cui proprietà potessero guarire la malaria.

Questo racconto illustrato racconta la storia di Tu Youyou bambina, poi studentessa, e infine vincitrice del Nobel. La voce del narratore è quella di Xu Lu, poeta e scrittore fra i più popolari della Cina, mentre le illustrazioni sono a date ad Alice Coppini.

Il libro mostra come seguendo con pazienza e senso dell’attesa le cose che ci interessano, si giunge a plasmare una passione, a seguirla, fino a raggiungere buoni risultati. La piccola bambina cinese aveva osservato il lavoro paziente di un vecchio raccoglitore di erbe e medico: a lui aveva fatto tante domande, si era messa sulla sua strada, lo aspettava e ascoltava ogni cosa con attenzione.

Aveva così imparato come si cura il morso di un serpente velenoso o come si vince la febbre da tifo. Aveva osservato un cane malato masticare erbe al lato di un fosso e riprendersi. Aveva ascoltato i contadini, fatto tesoro della loro antica sapienza e poi studiato all’Università.

Ambra Farina

ETÀ CONSIGLIATA: 6-9 anni

DIECI RACCONTI DI UN UOMO STRANO

Padre Matteo Ricci, in cinese Li Madou, nasce a Macerata nel 1552. Non ancora ventenne entra nel noviziato dei gesuiti a Sant’Andrea al Quirinale a Roma. Nel 1578 viene assegnato alla missione in Asia. Arrivato in India è ordinato sacerdote, poi raggiungerà la Cina per fondare missioni.
Con il consenso dell’imperatore si stabilisce a Pechino dove riceve il permesso di costruire la prima chiesa cattolica pubblica in Cina.
Scienziato, disegnatore di mappe e matematico per i cinesi è un saggio d’Occidente.

Beatrice Salustri si è documentata sulla figura di Matteo Ricci e ha scritto e illustrato una storia per i più piccoli di grande garbo ed eleganza.

Il protagonista è un bambino cinese che si trova davanti ad un uomo strano dagli occhi blu come il cielo. Agli occhi dei bambini cinesi questo straniero dalla lunga barba è davvero strano, ma parla cinese e sa un sacco di cose. Prega un padre celeste, gioca con i bambini, frequenta i loro genitori, li aiuta nel momento del bisogno.

Per il piccolo protagonista Matteo Ricci è un esempio luminoso: “Da grande vorrei essere come Li Madou”. Per arrivare in Cina aveva fatto un lungo viaggio, affrontato molti pericoli con coraggio, conosceva tante cose, e tutto questo era sicuramente interessante per un piccolo cinese curioso.

"Dieci racconti di un uomo strano" è un piccolo e prezioso libro, un libro sapienziale, un libro che offre mille spunti di approfondimento, una porta d’accesso alla storia, alla geografia, alla storia delle religioni, alla convivenza. Un libro necessario nelle biblioteche scolastiche, se ogni scuola si attrezzasse per allestire la propria.

Grazia Gotti

ETÀ CONSIGLIATA: dai 10 anni

MARCO POLO, IL VIAGGIO DELLE MERAVIGLIE

Da molto tempo, in Italia, non veniva riproposto il racconto di Marco Polo. Eravamo rimasti all’edizione illustrata da Emanuele Luzzati e curata da Donatella Ziliotto.
Ha ricominciato lo scrittore Guido Sgardoli, nel 2015, con Marco Polo, scopritore di meraviglie, titolo della serie “Grandissimi”, pubblicata da El. Dopo questo piccolo e utile libretto è apparso un grande albo illustrato, Storie da Il Milione di Marco Polo, americano, ma illustrato dall’ italiana Maria Cristina Pritelli. Lo leggiamo in italiano grazie all’editore Gallucci che lo ha mandato in libreria al finire del 2017.

Il 2018 si apre con un Marco Polo tutto italiano, la storia è a firma di Pino Pace, le figure sono di Michelangelo Rossato che ha esordito con una strabiliante reinterpretazione della fiaba classica Biancaneve.

“Il mio interesse per i classici della letteratura per l’infanzia nasce dalla profonda convinzione che studiare la fiaba, così come il mito, non significa cullarsi nella nostalgia del passato, ma ha lo scopo di ricercare e far riemergere oggi quelle radici profonde, archetipiche, universali e umanamente condivise che possono aiutarci a comprendere da dove veniamo, chi siamo, e dunque dove ci porterà il futuro e in che modo vogliamo viverlo”.

Il pensiero dell’illustratore che ci ha restituito Marco Polo ci trova perfettamente in consonanza. Da tempo ci sta a cuore il rimanere ancorati ai classici, per conoscerli, reinterpretarli, parodizzarli, usarli per dire qualcosa di nuovo, qualcosa in più.

Giorgia Governatori

ETÀ CONSIGLIATA: 6-9 anni

LE PRINCIPESSE DELLA SETA E ALTRI RACCONTI CINESI

Dal grande repertorio mondiale delle fiabe da tempo mancavano sugli scaffali delle librerie quelle venute dal lontano Impero Celeste. Ci ha pensato l’editore Bompiani: con "Le principesse della seta e altri racconti cinesi" ci troviamo di
 fronte a un volume che
 è prima di tutto molto 
bello a vedersi.

L’occhio 
è gratificato dalla cura, dall’eleganza sobria e 
dalla preziosità al tempo stesso. Le figure sono di Mauro Evangelista che qui veste i panni del pittore cinese.
Le sedici storie sono scelte e narrate da Alessandra Valtieri, traduttrice dall’inglese e dal tedesco, studiosa e appassionata di giochi e giocattoli.

L’autrice si è confrontata con il genere fiabesco in opere recenti, e con questa sua scrittura conferma una naturale propensione al racconto di sapore orale reso con pulita ed elegante scrittura. La sua voce è solenne quando deve introdurci all’epoca di una dinastia, quando ci porta a corte, così come si fa prosaica e diretta nelle scene domestiche e popolari.

La raccolta è uno straordinario baedeker per iniziare il viaggio alla scoperta della Cina, del suo modo di pensare, del suo modo di raccontare.

Questa raccolta per i giovani lettori, costituisce, a mio avviso, un primo passo, un’occasione per accendere curiosità intellettuali. Per alimentare la curiosità o il bisogno di conoscere, la lingua è strumento irrinunciabile.
Nel racconto "L’uomo che aveva quattro occhi e la tartaruga" si narra di come Cag Jie, l’uomo a cui bastava alzare gli occhi al cielo per leggere i disegni delle costellazioni e abbassare lo sguardo per scorgere le tracce più nascoste di tutte le creature della terra, trovò nel carapace di una tartaruga la chiave per giungere all’idea di racchiudere in una sola immagine le caratteristiche particolari delle cose.
Nacque così un sistema di segni, così come nacquero l’arco e le frecce, il mortaio, il ventaglio, il calendario, la matematica, l’astrologia.
Tanto, tanto tempo fa, in una parte del mondo dove è poi fiorita una grande letteratura.

La raccolta si chiude con il racconto "Sun Wukong salva i bambini", che vede protagonista lo scimmiotto nato da una pietra, dotato di grande intelligenza, coraggio, temerarietà e poteri straordinari. E qui entrano in scena Buddha, un monaco, un viaggio verso Occidente, storie di un classico della letteratura cinese conosciuto in tutto il mondo.

Grazia Gotti  

ETÀ CONSIGLIATA: 6-9 anni

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