Il grande scrittore e corrispondente di guerra, Vasilij Grossman, disse: “Chi scrive ha il dovere di raccontare una verità tremenda, e chi legge ha il dovere civile di conoscerla, questa verità.”
Carlo Greppi ha fatto suo questo profondo pensiero e con “Non restare indietro” permette ai giovani lettori di avvicinarsi alla Shoah grazie a uno strumento tanto prezioso quanto originale: il romanzo di formazione.
Francesco, 16 anni, ha appena cambiato scuola. Sta sempre sulle sue, in costante allerta. Ma un viaggio con la nuova classe cambierà la sua vita (e la vita dei suoi compagni). Destinazione: Auschwitz.